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Google Tag Manager WordPress: Monitora ogni clic facilmente

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Google Tag Manager WordPress Monitora ogni clic facilmente

Immagina di dover aggiungere un codice di tracciamento di Facebook Pixel, poi un nuovo snippet per Google Analytics, poi un altro ancora per una nuova campagna di marketing. Quando ero agli inizi con WordPress, ogni volta che dovevo incollare un nuovo script in header o body mi sentivo sull’orlo di un esaurimento. Poi ho scoperto il Google Tag Manager (GTM) e la mia vita è cambiata!

Con GTM, invece di pasticciare col codice del tuo tema o installare decine di plugin, gestisci tutto da un’unica interfaccia. In questo articolo ti mostrerò come configurarlo sul tuo sito WordPress, come creare i tuoi primi “tag” per tracciare eventi (come i clic) e come testare il tutto senza impazzire.


Perché usare Google Tag Manager?

Centralizza i tuoi script

Se devi aggiungere o rimuovere snippet di tracciamento, non devi più entrare nel file header.php o body.php del tuo tema. Basterà caricarli in GTM e impostare un trigger (attivatore). Risultato? Meno linee di codice nel tuo tema e meno possibilità di creare conflitti.

Marketing e analisi più semplici

Ogni campagna di marketing o di analisi (ad esempio, Facebook Pixel o un “event” in Google Analytics) può essere gestita da GTM. Invece di ricordare dove hai messo cosa, trovi tutto in un unico pannello. E se vuoi rimuovere un tag, lo fai dalla dashboard di GTM.

Evitare conflitti e mal di testa

A volte installare un plugin di snippet manager, un plugin di tracking e uno di remarketing, può generare conflitti che minano le performance. Con GTM centralizzi e controlli tutto. Un vantaggio non da poco!


Cosa serve prima di iniziare

  • Un account Google: lo stesso che usi per Google Analytics o altri servizi Google.
  • WordPress installato e funzionante.
  • Accesso per modificare i file di header e body (o la possibilità di usare un plugin che ti consente di inserire codici).
  • Un po’ di pazienza: all’inizio, capirai le basi dei “Tag”, dei “Trigger” e delle “Variabili”.

Creare un account e un contenitore GTM

  1. Vai su Google Tag Manager e accedi con il tuo account Google.
  2. Clicca su Crea Account e inserisci il nome (solitamente quello del tuo brand o sito).
  3. Aggiungi un contenitore (Container) per il tuo sito: potrai gestirci tutti i tag di Google Analytics, Facebook Pixel e molto altro.
  4. Otterrai un ID del tipo GTM-XXXXXX. Segnalo, ti servirà a breve!

Inserire lo snippet GTM in WordPress

Metodo con plugin

Se non ti piace l’idea di modificare i file del tuo tema, usa un plugin come Insert Headers and Footers o “DuracellTomi’s Google Tag Manager”. Ti permettono di incollare lo snippet GTM in header e body senza toccare il codice del tema.

  • Passo 1: Installa il plugin.
  • Passo 2: Copia e incolla i due frammenti di codice forniti da GTM nel plugin (uno nel header, l’altro all’inizio del body).
  • Passo 3: Salva e il gioco è fatto.

Metodo manuale (tema child)

Se preferisci un approccio “geeky”:

  • header.php: incolla la parte di codice che Google ti dice di mettere nel head.
  • body.php (o all’inizio del body, in file come index.php o un hook del tuo tema child): incolla l’altra parte di codice.
  • Attenzione: Aggiorna sempre usando un tema child, perché gli aggiornamenti del tema principale potrebbero sovrascrivere le tue modifiche.

Creare i primi Tag, Trigger e Variabili

Tag base di Google Analytics

  1. Vai su Google Tag Manager > Tag > Nuovo.
  2. Seleziona “Google Analytics: Universal Analytics” (oppure GA4) come Tag Type.
  3. Inserisci il tuo ID di Google Analytics (es. UA-XXXXXXXX o G-XXXXXXXX), lo trovi nella dashboard di Analytics.
  4. Trigger: scegli “All Pages” così ogni pagina vista verrà tracciata.
  5. Salva e pubblica. Ora hai un tracking di base senza inserire manualmente script in WordPress.

Evento di Clic (esempio)

Se vuoi monitorare i clic su un pulsante “Iscriviti alla newsletter”:

  1. Crea un nuovo Trigger di tipo “Click – Just links” o “Click – All elements”, specificando che deve attivarsi quando il Click Text = “Iscriviti”.
  2. Crea un Tag “Evento GA4” o “Evento Universal Analytics” con Categoria “Iscrizione”, Azione “Clic” e Etichetta “Pulsante newsletter”.
  3. Associa il Trigger al Tag. Pubblica. Adesso ogni volta che qualcuno clicca quel bottone, vedrai un evento su Analytics.

Modalità Anteprima e Debug

In GTM c’è un’opzione utilissima chiamata Anteprima. Ti consente di vedere, mentre navighi il tuo sito, quali Tag si attivano e con quali Trigger. Senza questa funzione, andresti a tentoni!

  • Abiliti Anteprima, apri il sito in un’altra scheda e un pannello debug si aprirà in basso, mostrandoti i Tag attivati.
  • Se non vedi i Tag scattare, controlla di aver scritto correttamente i nomi delle Variabili (ad esempio, “Click Text” = “Iscriviti”).

Altri esempi di tag utili

Facebook Pixel

Monitorare conversioni e creare campagne di marketing su Facebook è facilissimo con GTM. Crei un Tag “Custom HTML”, ci incolli il Facebook Pixel e scegli come Trigger “All Pages”. Se vuoi tracciare eventi specifici (acquisto, iscrizione, ecc.), imposti Trigger particolari (ad esempio, su una pagina di “Thank You”).

Vuoi sapere quante vendite provengono dalle tue campagne Google Ads? Ecco come:

  1. Crea Tag “Google Ads Conversion Tracking”.
  2. Imposta un Trigger che si attiva sulla pagina di ringraziamento post-acquisto (URL = /thank-you).
  3. Lega il Tag al Trigger. Pubblica e vedrai i dati in Google Ads.

Risolvere i problemi (debug) e performance

Debug

  • Anteprima di GTM: Lo strumento più comodo.
  • Console del browser: Se ci sono errori JavaScript che impediscono ai Tag di funzionare, li vedrai qui.

Performance

Tieni conto che troppi script caricati tramite GTM possono comunque rallentare il tuo sito. Usa solo quelli necessari e monitora la performance con GTmetrix o PageSpeed Insights.


Errori comuni da evitare

  1. Dimenticare di pubblicare le modifiche: Se non clicchi su “Submit” in GTM, i Tag non saranno attivi.
  2. Inserire snippet GTM in più punti: Non duplicare il codice o creerai confusione.
  3. Non organizzare Tag e Trigger: Nomi chiari e cartelle ben definite ti salvano dallo smarrimento nel lungo termine.

Conclusione

Google Tag Manager ti risparmia la follia di incollare script ovunque. Puoi gestire marketing, analisi e tracking da un’unica piattaforma. E se vuoi cambiare qualcosa, basta fare due clic su GTM senza toccare il tuo WordPress.

Adesso che sai come configurarlo (con plugin o manualmente), non ti resta che provare. In pochi step, avrai un Tag di Google Analytics, un evento di clic, o persino un Facebook Pixel perfettamente funzionante. E se qualcosa non va, c’è sempre la modalità Anteprima per capire dov’è il problema.

Buon tracciamento e… buon debug dei tuoi clic!

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